mercoledì 13 aprile 2016

ARCAL MILANO.... SPERANZE VANE PER I GRUPPI ASSOCIATIVI

La situazione aziendale milanese è imbarazzante. 
Ripartono i Gruppi associativi nel resto delle Sedi e dei Centri di Produzione d'Italia, ma a Milano rimaniamo fermi al palo.
Perché?
Il Presidente dell'ARCAL - in considerazione di quello che rimane di questo istituto come salario differito dopo la disdetta della RAI fatta alla fine del 2015 - informa con una mail che sarà possibile procedere con il finanziamento di alcuni Gruppi (quelli considerati di carattere sportivo) mentre i rimanenti, se nel frattempo sopravvissuti e soddisfacenti i minimi criteri di riconoscimento, si potranno autofinanziare con la quota degli aderenti stessi.
Naturalmente non possiamo essere d'accordo.
Così come pensiamo che i tempi per la riforma dell'ARCAL siano ormai andati oltre ogni logica.
Ma ritorniamo a Milano.
Nel frattempo l'ultimo dei fiduciari si è dimesso.
Quindi, a Milano, non esiste più un comitato locale.
Considerata la situazione caotica, l'Ufficio del Personale dovrebbe eventualmente cercare di trovare una soluzione, auspicabilmente con la parte sindacale locale.
Ma, non avendo personale dedicato, formalmente se ne disinteressa.
Più di un anno fa, come Sindacato, avevamo chiesto di impiegare, almeno per alcune ore alla settimana, la persona che da sempre se ne occupava.
Ci è stato risposto picche.
Ora la mail di cui sopra appare quasi nascostamente e solo dopo alcune settimane.
Lasciamo stare la possibile e accesa polemica nei confronti di chi avrebbe dovuto far sapere e non ha fatto sapere. Prendiamo invece slancio per rimettere al centro del tavolo un servizio che rischia di essere definitivamente dimenticato.
Se non è possibile rimettere in piedi l'ufficio ARCAL di Milano per motivi di organico, proponiamo una soluzione che potrebbe sanare facilmente questo vulnus: l'impiego dei pensionati che già svolgono attività al servizio di alcuni Gruppi. Sarebbe sufficiente fornire un minimo di materiale di ausilio (un computer!) e fornirli di un ticket per la mensa un paio di volte alla settimana.
Anche questa volta l'Azienda si nasconde dietro al grande dito della burocrazia...

martedì 12 aprile 2016

CRONACA DI UNA MEZZA GIORNATA DI VITA SINDACALE SU WHATSAPP

AMBIENTI DI LAVORO SEMPRE MENO ERGONOMICI
Ha chiamato una collega per segnalare la pessima disposizione dei mobili che rendono difficoltoso lo spostamento nell’ambiente di lavoro. E in effetti lo spazio è un po' ridotto.
Ma non sempre è la metratura quadra insufficiente ad essere il problema.
È proprio che sempre più spesso si aggiungono cose che, sebbene la tecnologia avrebbe dovuto in grande parte eliminare, la burocrazia ha elevato a potenza.
E, cumulo per cumulo, un tavolo di lavoro non basta più e ci si allarga su più tavoli.
Ma nove metri quadri sono sempre nove metri quadri….e ti ritrovi come in una cella.
E se ti va bene c’è una finestra per la luce naturale…ma sempre più spesso ti ritrovi dentro in un “cubo” con l’illuminazione artificiale e l’aria unicamente condizionata.

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Seguo un piccolo ragionamento su quelli che sono gli argomenti ulteriori per stimolare l'Azienda stessa oltre quelli già in campo.
Se le proposte sindacali sono mal sopportate, direi di aggiungere queste che seguono: una serie di argomenti formativi nel Centro di Produzione attingendo alle risorse previste dagli accordi interconfederali. Sarebbe un errore aspettare i professionisti della parola e della perdita di tempo, perché altrimenti non si fa nulla.
Dobbiamo, invece, esigere che questi corsi siano veramente utili e non copertine patinate per far fare curricula a qualcuno e sulle nostre spalle.
Attivare corsi di formazione di alta ingegneria così come si sta cercando di fare a Torino.
E noi non dovremmo essere da meno.

DIMENTICANZE AZIENDALI
Non è una barzelletta…. Qual è il paradosso del Mobility Manager? L’Immobility…
Sono passati due mesi dall’annuncio da parte della Direzione RAI di Milano…
Ma richiediamo: a quando l'ìncontro con l’Assessore alla Mobilità del Comune di Milano Pierfrancesco Maran?
Ma anche questa che segue non è una favola, anche se parliamo della Radiofonia che un po’ si associa alla cosiddetta “Cenerentola” della RAI. A quando l’incontro più volte annunciato e mai effettuato con la Direzione del Personale? (e sono passati nove mesi).