lunedì 3 febbraio 2014

BOZZA AZIENDALE APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE

INIZIATIVA DI SELEZIONE PER ASSUNZIONI CON CONTRATTO DI APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE – L’AZIENDA PROPONE UNA BOZZA INADEGUATA AGLI OBBIETTIVI CHE UN ANNO FA ESSA STESSA SI È POSTA SOTTOSCRIVENDO IL RINNOVO DEL CCNL

Sono passati alcuni mesi dalla fuoriuscita per incentivazione di 410 lavoratori di ogni ordine e grado.

Qualche numero:

-         29 Capo Operai
-         12 Elettricisti di Manutenzione
-         39 Funzionari
-         92 Impiegati
-         12 Montatori
-         35 Programmisti Registi
-         22 Specializzati della Produzione
-         68 Tecnici – Tecnici della Produzione (comprendendo i Quadri operativi)

Sono solo alcune delle 28 figure professionali coinvolte dall’esodo. Le altre hanno numeri più contenuti ma risultano estremamente importanti per la continuità della filiera produttiva. In alcuni casi, allo stato attuale, la capacità produttiva risulta compromessa e si deve fare ricorso ad appalti o collaborazioni esterne. 

Anche l’anticipazione di due anni delle assunzioni a tempo indeterminato dei lavoratori appartenenti al Bacino fascia A – che non risultano sostitutivi degli “esodati” in quanto erano già impiegati come organico effettivo -  non risulta risolutivo in quanto molte figure sono ormai assenti dal Bacino stesso.

Prendiamo in considerazione, ora, la proposta aziendale per l’apprendistato che consta di un numero totale di 150 persone:
AREA
PROFILO PROFESSIONALE
N° selezione
Tecnico/Produttiva
Tecnico - Tecnico della Produzione
85
Amministrativa   e Editoriale
Assistenti ai Programmi – Impiegati diplomati
30
Impiegati laureati
15
Operativa
Specializzati della Produzione
20

A questo numero occorre aggiungere una cinquantina di lavoratori atipici che attendono una regolarizzazione contrattuale finalizzata a riconoscere la loro attività come tempo determinati e, relativamente ai giorni lavorati, rientranti nei bacini.

Una prima osservazione va fatta: non vi è un effettivo scambio di profili professionali tra chi è uscito dall’Azienda e chi entra. Delle due, l’una: sono cambiati i modelli produttivi e l’organizzazione del lavoro oppure aumenteranno gli appalti e le collaborazioni esterne, diminuendo ulteriormente gli investimenti produttivi.

Il processo di selezione con apprendistato proposto dall’Azienda risulterebbe, quindi, troppo rigido e parzialmente risolutivo rispetto a quelle che dovrebbero essere le esigenze effettive. Stiamo parlando di un rapporto di reintegro di 1:3.

La verità è che non risulta una novità dato gli accordi precedenti sottoscritti da entrambe le parti. Il problema è che la bozza così come formulata non tiene aperte strade alternative, come ad esempio:
-         prevedere una seconda tranche di apprendistato;  
-      ricercare una soluzione per reintegrare le figure in sofferenza che non sono prese in considerazione dal processo di selezione dell’apprendistato in quanto di numero piccolo ma essenziale (esempi eclatanti: sartoria, consulenti musicali);
-        fornire gli strumenti adeguati per il “job-posting” attualmente non funzionante  a causa delle rigidità da parte delle varie Strutture aziendali, Reti e Testate;
-         utilizzare soluzioni temporanee praticamente a costo zero (lavoratori in mobilità sui territori) considerando anche i prevedibili tempi lunghi dell’iter di selezione;
-         Sedi, Centri di Produzione e Rai Way hanno esigenze diverse e carichi di lavoro che si possono quantificare non solo in funzione delle ore di lavoro di straordinario ma anche dall’allargamento delle funzioni e delle competenze.

Ma questi sono solo alcuni spunti.

Rimaniamo in attesa del prossimo incontro auspicando una maggiore disponibilità e concretezza da parte aziendale.

SLC-CGIL RAI Milano

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