INIZIATIVA DI SELEZIONE PER ASSUNZIONI CON CONTRATTO DI APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE
– L’AZIENDA PROPONE UNA BOZZA INADEGUATA AGLI OBBIETTIVI CHE UN ANNO FA ESSA
STESSA SI È POSTA SOTTOSCRIVENDO IL RINNOVO DEL CCNL
Sono passati alcuni mesi dalla fuoriuscita per incentivazione di 410
lavoratori di ogni ordine e grado.
Qualche numero:
-
29 Capo
Operai
-
12
Elettricisti di Manutenzione
-
39
Funzionari
-
92
Impiegati
-
12
Montatori
-
35
Programmisti Registi
-
22
Specializzati della Produzione
-
68
Tecnici – Tecnici della Produzione (comprendendo i Quadri operativi)
Sono solo alcune delle 28 figure professionali coinvolte dall’esodo.
Le altre hanno numeri più contenuti ma risultano estremamente importanti per la
continuità della filiera produttiva. In alcuni casi, allo stato attuale, la
capacità produttiva risulta compromessa e si deve fare ricorso ad appalti o
collaborazioni esterne.
Anche l’anticipazione di due anni delle assunzioni a tempo indeterminato
dei lavoratori appartenenti al Bacino fascia A – che non risultano sostitutivi
degli “esodati” in quanto erano già impiegati come organico effettivo - non risulta risolutivo in quanto molte figure
sono ormai assenti dal Bacino stesso.
Prendiamo in considerazione, ora, la proposta aziendale per l’apprendistato
che consta di un numero totale di 150 persone:
AREA
|
PROFILO PROFESSIONALE
|
N° selezione
|
Tecnico/Produttiva
|
Tecnico - Tecnico della Produzione
|
85
|
Amministrativa
e Editoriale
|
Assistenti ai Programmi – Impiegati diplomati
|
30
|
Impiegati laureati
|
15
|
|
Operativa
|
Specializzati della Produzione
|
20
|
A questo numero occorre aggiungere una cinquantina di lavoratori
atipici che attendono una regolarizzazione contrattuale finalizzata a riconoscere
la loro attività come tempo determinati e, relativamente ai giorni lavorati,
rientranti nei bacini.
Una prima osservazione va fatta: non vi è un effettivo scambio di
profili professionali tra chi è uscito dall’Azienda e chi entra. Delle due, l’una:
sono cambiati i modelli produttivi e l’organizzazione del lavoro oppure aumenteranno
gli appalti e le collaborazioni esterne, diminuendo ulteriormente gli
investimenti produttivi.
Il processo di selezione con apprendistato proposto dall’Azienda risulterebbe,
quindi, troppo rigido e parzialmente risolutivo rispetto a quelle che
dovrebbero essere le esigenze effettive. Stiamo parlando di un rapporto di
reintegro di 1:3.
La verità è che non risulta una novità dato gli accordi precedenti sottoscritti
da entrambe le parti. Il problema è che la bozza così come formulata non tiene aperte
strade alternative, come ad esempio:
-
prevedere
una seconda tranche di apprendistato;
- ricercare
una soluzione per reintegrare le figure in sofferenza che non sono prese in considerazione
dal processo di selezione dell’apprendistato in quanto di numero piccolo ma
essenziale (esempi eclatanti: sartoria, consulenti musicali);
- fornire
gli strumenti adeguati per il “job-posting” attualmente non funzionante a causa delle rigidità da parte delle varie Strutture
aziendali, Reti e Testate;
-
utilizzare
soluzioni temporanee praticamente a costo zero (lavoratori in mobilità sui
territori) considerando anche i prevedibili tempi lunghi dell’iter di selezione;
-
Sedi, Centri
di Produzione e Rai Way hanno esigenze diverse e carichi di lavoro che si
possono quantificare non solo in funzione delle ore di lavoro di straordinario
ma anche dall’allargamento delle funzioni e delle competenze.
Ma questi sono solo alcuni spunti.
Rimaniamo in attesa del prossimo incontro auspicando una maggiore
disponibilità e concretezza da parte aziendale.
SLC-CGIL RAI Milano
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